Il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, ha emanato in data 8 luglio 2015 il decreto n.140 che regola le modalità di concessione delle agevolazioni previste dal Titolo I, Capo 0I, del decreto legislativo n. 185 del 21 aprile 2000 finalizzate a sostenere la nascita di nuove micro, piccole e medie imprese a prevalente composizione giovanile e femminile su tutto il territorio nazionale.
Soggetti beneficiari
L’articolo 5 del regolamento individua come soggetti beneficiari le imprese:
- costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative;
- la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 (diciotto) e i 35 (trentacinque) anni ovvero da donne;
- costituite da non più di 12 (dodici) mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione di cui all’allegato 1 del Regolamento GBER.
Per poter beneficiare delle agevolazioni le imprese dovranno, in sede di compilazione della domanda, dimostrare il possesso dei sopraelencati requisiti e della insussistenza di cause ostative all’accesso alle agevolazioni ai sensi della normativa europea e nazionale.
In particolare, i candidati dovranno dimostrare di:
- essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese e in possesso dei requisiti di cui sopra;
- avere sede legale e operativa ubicata nel territorio nazionale;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
- non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non essere incorse nell’applicazione della sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modifiche e integrazioni;
- non essere sottoposte al controllo, ai sensi di quanto previsto all’articolo 2359 del Codice civile, di soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione.
Possono presentare domanda di richiesta delle agevolazioni anche le persone fisiche, in modalità individuale o costituite in un “gruppo informale”, a patto che costituiscano la società entro 45 giorni dalla ricezione della comunicazione dell’ammissione alle agevolazioni da parte del Soggetto gestore, a pena di inammissibilità.
Soggetti esclusi
In considerazione dei vigenti limiti della normativa europea di riferimento, sono escluse dalla possibilità di presentare domanda per la richiesta delle agevolazioni le imprese operanti:
- nel settore della pesca e dell’acquacoltura, ai sensi di quanto stabilito dal Regolamento (UE) n.1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013, relativo all’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, recante modifica ai Regolamenti (CE) n. 1184/2006 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga il Regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;
- nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Le imprese che svolgono le tipologie di attività elencate potranno presentare domanda per richiedere le agevolazioni, solo per progetti basati su attività differenti e impostando la tenuta di contabilità separate.
Inoltre, non è possibile che vengano finanziate attività di esportazione.
Iniziative ammissibili
Le agevolazioni sono concesse nell’ambito di applicazione del Regolamento de minimis n. 1407/2013 per progetti che prevedano un investimento massimo di euro 1.500.000 nei settori:
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- commercio di beni e servizi;
- turismo;
- settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile riguardanti:
- attività turistico-culturali, intese come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza;
- l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.
Il programma di investimento deve essere iniziato in data successiva a quella di presentazione della domanda e deve essere completato in 24 mesi.
Per data di inizio del programma si intende la data di inizio dei lavori o la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare le attrezzature o a concludere qualunque tipo di contratto che renda irreversibile l’investimento.
La data di conclusione del programma coincide con quella dell’ultimo titolo di spesa ammissibile esposto, con possibilità di proroga di massimo 6 (sei) mesi.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese sostenute a partire dal giorno di presentazione della domanda o di costituzione della società:
- suolo aziendale;
- fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni;
- macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- brevetti, licenze e marchi;
- formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del programma;
- consulenze specialistiche.
Limitazioni e condizioni
Tipologia di spesa ammissibile | Condizioni |
Acquisto del suolo aziendale | Nel limite del 10% del totale investimento |
Opere di costruzione, acquisto e ristrutturazione | nel limite del 40% del totale investimento per i settori della produzione industriale, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;nel limite del 70 % del totale investimento per il settore del turismo (solo spese di acquisto e ristrutturazione);nel limite del 40 % del totale investimento per gli altri settori (solo spese di acquisto e ristrutturazione) |
Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione | Nel limite del 20% del totale investimento |
Spese relative a brevetti, licenze, marchi | Nel limite del 20% del totale investimento e accompagnate da perizia giurata di un tecnico esperto del settore che permetta di valutare la congruità del prezzo |
Formazione specialistica dei soci e dei dipendenti strettamente funzionale alla realizzazione del progetto | Nel limite del 5% del totale investimento |
Consulenze specialistiche connesse all’investimento e all’avvio dell’attività | Nel limite del 5% del totale investimento |
È necessario che tutte le spese siano pagate utilizzando un conto corrente vincolato e destinato al progetto e che i beni acquistati siano ammortizzabili e permangano nell’attivo dello Stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 (tre) anni.
Non sono ammesse le spese:
- relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback;
- per l’acquisto di beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
- riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature; effettuate, in tutto o in parte, mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”; relative a commesse interne; relative a macchinari, impianti e attrezzature usati; di funzionamento; notarili e relative a scorte, imposte, tasse;
- relative all’acquisto di automezzi ad eccezione di quelli specificamente attrezzati come laboratori mobili, ove necessari per lo svolgimento delle attività di cui al programma di investimenti;
- di importo inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00).
Tutte le spese sono da intendersi al netto dell’IVA.
Intensità e misura dell’aiuto
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero pari al 75% dell’importo necessario per la realizzazione del progetto ed è concessa ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis n. 1407/2013 ai sensi del quale le agevolazioni possono avere un importo massimo complessivo in termini di equivalente sovvenzione lordo (ESL) di euro 200.000 nell’arco di tre esercizi finanziari.
L’impresa beneficiaria deve apportare una compartecipazione pari al 25% del totale dell’investimento agevolabile più l’importo dell’IVA.
Il finanziamento deve essere garantito da una garanzia reale quale un’ipoteca di primo grado e privilegio speciale sull’immobile/gli immobili acquistati, o una fidejussione bancaria o polizza assicurativa a favore del Soggetto gestore in caso di ristrutturazione di immobili.
Il finanziamento deve essere rimborsato in otto anni con rate semestrali con scadenza 31 maggio e 30 novembre a partire dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento.
L’agevolazione non è cumulabile con altre agevolazioni concesse al beneficiario, anche a titolo di de minimis, laddove riferite alle stesse spese o agli stessi costi ammissibili.
Modalità di presentazione della domanda e documentazione necessaria
La procedura di presentazione delle domande prevede un iter valutativo a sportello che si chiuderà ad esaurimento delle risorse disponibili.
La compilazione della domanda è da effettuarsi esclusivamente on line seguendo la procedura guidata messa a disposizione dal Soggetto gestore.
La domanda dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa o dal soggetto proponente nel caso di impresa non ancora costituita.
La documentazione da presentare si articola come segue:
- piano d’impresa in cui si descrivano nei dettagli:
- dati e profilo del soggetto proponente;
- descrizione dell’attività proposta;
- analisi e strategie di mercato;
- aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi del progetto;
- aspetti economico-finanziari del progetto;
- curricula dei soci in caso di impresa costituita o dei soggetti proponenti in caso di impresa non ancora costituita;
- attestazione antimafia in caso di finanziamento richiesto maggiore di 150.000 euro;
- documentazione antiriciclaggio.
L’iter di valutazione viene completato nell’arco di 60 (sessanta) giorni dalla presentazione della domanda e comprende, oltre alla valutazione tecnica del progetto, lo svolgimento di un esame di merito atto a verificare ed approfondire tutti gli aspetti del piano d’impresa.
A seguito di comunicazione di ammissione alle agevolazioni, viene richiesta ulteriore documentazione da sottoporre a verifica tecnica prima della stipula del contratto di finanziamento.
Modalità di erogazione del finanziamento
L’erogazione del finanziamento può avvenire secondo due modalità:
- a fronte di richiesta del soggetto beneficiario in massimo tre stati di avanzamento e a fronte di presentazione di titoli di spesa quietanzati, con possibilità di richiedere un’anticipazione per un importo massimo pari al 25% del finanziamento;
- a fronte di presentazione di titoli di spesa non quietanzati a seguito di accordo tra Soggetto gestore,
Ministero e ABI che preveda una convenzione in grado di garantire pagamenti celeri nei confronti dei fornitori tramite apposito conto corrente bancario vincolato a seguito di versamento della quota di finanziamento e di quella di compartecipazione.
Riferimenti
Decreto interministeriale 4 dicembre 2020
Decreto 8 luglio 2015 n. 140 (G.U. n. 206 del 5 settembre 2015)
Circolare Ministero dello Sviluppo Economico del 9 ottobre 2015